Davide Nicola, allenatore del Cagliari, ha parlato durante una conferenza stampa prima della partita contro il Torino, riguardo alle recenti polemiche che circondano il difensore Yerry Mina. Il giocatore colombiano è stato al centro di dibattiti a causa del suo presunto comportamento provocatorio, che alcuni sostengono abbia portato alle espulsioni di D’Ambrosio contro il Monza e di Rebic contro il Lecce. Nicola, tuttavia, ha respinto fermamente queste accuse.
«Non mi piace quando viene etichettato come un provocatore», ha affermato Nicola. «Preferisco concentrarmi sui fatti e la critica non mi interessa. Per natura, voglio aggressività e correttezza dai miei difensori. Mina non si è mai reso protagonista di comportamenti scorretti».
Il tecnico del Cagliari ha sottolineato la legittimità delle espulsioni in questione, affermando che si aspetterebbe una punizione appropriata se i suoi giocatori commettessero reati simili. Ha descritto Mina come un professionista che accetta la conflittualità fisica, suggerendo che sono gli altri a non riuscire a gestire questo aspetto del gioco.
«Mina è un professionista che accetta la conflittualità fisica. Alcuni non riescono a gestirla e reagiscono in modo inappropriato. Lui ha sempre giocato correttamente e voglio che continui così», ha spiegato Nicola.
Interrogato sulla recente rete di Gianluca Gaetano contro il Lecce e se avesse sbloccato il potenziale del giocatore, Nicola ha fornito un’analisi sul progresso del giovane centrocampista:
«Il ragazzo era indietro nella sua preparazione, nonostante giocasse con regolarità. Doveva trovare il suo ritmo. Non ha una lunga storia alle spalle, ma è un giocatore molto importante. Sapeva di dover trovare quella scintilla. Ora che l’ha trovata, è suo compito essere più consistente e giocare con più disinvoltura».