Il 27 ottobre 2024 l’Italia di Gian Piero Gattuso ha chiuso il suo primo test ufficiale con una vittoria netta per 5-0 contro l’Estonia, confermando il suo intento offensivo e la capacità di gestire il matchday con fluidità. Il risultato ricorda l’ennesima dimostrazione di supremazia italiana nei confronti della nazionale baltica, già avvenuta in occasione del confronto amichevole del 2018, vinto per 2-0.
Un trionfo che si scontra con il bivio degli infortuni
Nonostante la prestazione dominante, il tecnico Gattuso si trova a dover gestire una nuova ondata di assenze. Dopo l’assenza di Gianluca Scamacca, “Mattia Zaccagni non sarà disponibile per la sfida contro l’Israele” a causa di un infortunio subito durante il match contro l’Estonia. L’attaccante della Lazio, che ha saltato l’ultimo allenamento, non presenta segni di gravità, ma la sua indisponibilità potrebbe pesare sulla seconda gara delle qualificazioni mondiali.
Il punto di vista della Lazio
Il club laziale, attraverso il portavoce ufficiale, ha espresso tranquillità sulle condizioni di Zaccagni, sottolineando che il giocatore è sotto costante controllo medico e che “non ci sono motivi di allarme”. Tuttavia, la mancanza di conferma sulla sua pronta disponibilità lascia spazio a ipotesi tattiche per Gattuso, che dovrà valutare alternative per il reparto offensivo.
Il prossimo ostacolo: Israele
Il prossimo impegno dell’Azzurri, previsto per il 12 novembre, è cruciale per consolidare la posizione in classifica e avvicinarsi al traguardo della qualificazione al Mondiale. La partita contro Israele rappresenta una sfida tattica, in cui la scelta della formazione dovrà tenere conto dell’assenza di Zaccagni e della necessità di mantenere la continuità offensiva mostrata contro l’Estonia.
Possibili scenari tattici
- Rafforzare il centrocampo con una presenza più marcata di Niccolò Barella per compensare la perdita di spazi offensivi.
- Utilizzare Federico Chiesa in ruolo di ala sinistra, sfruttando la sua capacità di creare occasioni da cross.
- Introdurre un attaccante di riserva, come Giacomo Raspadori, per garantire copertura al reparto finale.
Queste ipotesi si inseriscono in un contesto storico in cui l’Italia ha spesso saputo adattarsi a cambi di formazione durante le fasi di qualificazione, come dimostrato nella campagna per il Mondiale 2018, dove la squadra ha superato diverse crisi di infortuni per assicurarsi il posto a Mosca.
In conclusione, la vittoria contro l’Estonia ha offerto un ottimo trampolino di lancio, ma la gestione degli infortuni sarà il vero banco di prova per Gattuso e per gli Azzurri nella corsa verso il prossimo Mondiale.