Nel match contro l’Atalanta, Gleison Bremer ha dovuto abbandonare il campo nel secondo tempo per un problema muscolare, suscitando immediata preoccupazione tra i compagni, lo staff tecnico e la tifoseria bianconera. La decisione di richiedere il cambio è stata accolta da Igor Tudor, che ha introdotto il difensore titolare in sostituzione, ma il vuoto lasciato da Bremer è stato evidente.
Il brasiliano, arrivato a Torino nella scorsa stagione, era già stato costretto a lunghi periodi di assenza a causa di una rottura del legamento crociato anteriore subita nella stagione 2022‑2023. Dopo un lungo percorso di riabilitazione, Bremer era tornato in piena forma, diventando uno dei pilastri della difesa, soprattutto nella marcatura a zona e nella capacità di impostare il gioco dal basso.
Le ripercussioni per le prossime sfide
La Juventus si trova ora a dover gestire un calendario fitto di impegni: la fase a gironi della Champions League, la prossima trasferta contro il Milan in Serie A e le successive partite di campionato. La perdita di Bremer potrebbe costringere l’allenatore Massimiliano Allegri a rivedere le proprie opzioni difensive, facendo maggiormente leva su veterani come Leonardo Bonucci o su giovani emergenti del vivaio.
Gli esami strumentali, già programmati per i prossimi giorni, saranno decisivi per definire l’entità dell’infortunio. Se dovesse trattarsi di una lesione di grado medio‑alto, le stime dei medici indicano un possibile rientro non prima della fine di ottobre, con conseguenze sulla continuità tattica della squadra.
Nel contesto storico della Juventus, gli infortuni alla difesa hanno spesso influito sui risultati stagionali. Ricordiamo le assenze prolungate di Andrea Barzagli nel 2016‑2017 o la lunga convalescenza di Matthijs de Ligt nel 2021‑2022, entrambe situazioni che hanno richiesto aggiustamenti tattici e hanno messo alla prova la profondità della rosa. La speranza è che la squadra possa superare anche questa prova senza compromettere gli obiettivi di conquista in Italia e in Europa.