Nel match contro il Torino, l’Atalanta ha subito un duro colpo in difesa: Nikola Zalewski e Hien hanno dovuto abbandonare il campo per infortunio muscolare, entrambi nel primo tempo. La perdita simultanea di due titolari in una zona già provata ha immediatamente sollevato dubbi sul futuro prossimo della linea arretrata della Dea.
Le sostituzioni di Juric
Il tecnico Ivan Juric ha reagito prontamente, inserendo due giovani: Davide Bellanova e l’esperto Ahanor. Entrambi hanno dimostrato di saper gestire la pressione, ma la loro presenza non risolve il problema strutturale di una difesa ridotta a tre opzioni valide.
Il contesto medico: Zingonia al lavoro
Il prossimo passo è la valutazione approfondita a Zingonia, dove verranno effettuati gli esami strumentali per determinare la gravità dei danni muscolari. Solo dopo questi accertamenti sarà possibile stimare i tempi di recupero, che al momento sono incerti e potrebbero protrarsi per diverse settimane.
Il panorama difensivo di Atalanta
Alla luce dell’assenza di Scalvini, Juric si trova con tre centrali a disposizione: Berat Djimsiti, Ibrahima Kossounou e Ahanor. Tutti e tre hanno mostrato qualità, ma la mancanza di rotazione e la necessità di coprire più ruoli aumentano il rischio di ulteriori infortuni.
Il capitano Joël De Roon, veterano della Dea, è stato accostato a un possibile ruolo difensivo, una scelta che richiama le situazioni di emergenza vissute dal club in passato, quando giocatori come Cristian Romero hanno dovuto ricoprire più mansioni per garantire stabilità alla linea arretrata.
Implicazioni per la stagione
- Riduzione della profondità di rosa in difesa, con un impatto diretto sulla capacità di rotazione durante il calendario serrato.
- Possibili adeguamenti tattici, con Juric che potrebbe optare per un 3‑5‑2 più compatto o per inserire un centrocampista difensivo aggiuntivo.
- Pressioni sul mercato estivo, dove la dirigenza dovrà valutare se intervenire per rinforzare il reparto arretrato.
In sintesi, l’Atalanta deve affrontare una fase delicata, dove la gestione degli infortuni e la flessibilità tattica saranno decisive per mantenere la competitività nella Serie A.
