La situazione delle squadre italiane in Champions League
La Champions League è sempre stata il palcoscenico più ambito per le squadre di calcio europee, ma per le italiane è diventato un incubo ricorrente. Sono passati quindici anni dall’ultima volta che una squadra italiana ha sollevato il trofeo più prestigioso d’Europa. Il report UEFA “The European Club Talent and Competition Landscape” ha messo in luce una realtà preoccupante per le squadre italiane: la distanza fisica rispetto alle altre top league.
Secondo il report, la Serie A si conferma fanalino di coda per quanto riguarda la durata media delle partite, attestandosi a 97,2 minuti. Al contrario, la Premier League domina con una media di 99,7 minuti. Questo divario non è solo una questione di numeri, ma ha implicazioni dirette sulla competitività delle squadre italiane nelle competizioni europee.
- La Juventus e l’Inter hanno sfiorato il trionfo in finale rispettivamente nel 2015, 2017, 2023 e 2025.
- La Roma e il Milan hanno perso in semifinale.
Il cambio di formula da gironi a league phase e il calo dei minuti di recupero (da 7,9 a 6,2 minuti) hanno aggravato la situazione delle squadre italiane. La gestione del tempo in campo è diventata un fattore critico per la competitività europea, come sottolineato dal report UEFA.
La distribuzione delle vittorie in Champions League dal 2011 al 2025
Negli ultimi quindici anni, la Champions League è stata vinta principalmente da squadre spagnole (8 volte), seguite da quelle inglesi (4 volte), tedesche (2 volte) e francesi (1 volta). Questo dominio delle squadre straniere ha reso ancora più evidente la difficoltà delle squadre italiane a competere al massimo livello.
La situazione attuale impone alle squadre italiane di rivedere le loro strategie e allenamenti per migliorare la resistenza e la condizione fisica dei loro giocatori. Solo così potranno sperare di tornare a competere per il titolo europeo.