Fiorentina in crisi: Pioli sotto accusa dopo una partenza da incubo

09/29/2025

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Le prime cinque giornate di Serie A hanno regalato alla Fiorentina una delle aperture più difficili della sua storia recente: tre pareggi e due sconfitte, che la hanno collocata al termine della classifica. Il tecnico Stefano Pioli, arrivato a Firenze dopo una stagione di grande successo al Milan, non è riuscito a tradurre le sue metodologie in risultati concreti.

Un passato vincente al Milan, ma un nuovo contesto difficile

Pioli ha guidato il Milan alla conquista del campionato 2021‑22, spezzando l’attesa di nove anni per i rossoneri. Inoltre, ha portato la squadra a una finale di Coppa Italia e a una buona corsa in Champions League. Tuttavia, il passaggio a Firenze ha comportato sfide diverse: un roster più giovane, una pressione diversa e una tradizione viola che esige risultati immediati.

Il primo matchday è stato un pareggio contro il Napoli, seguito da una sconfitta contro la Juventus, un altro pareggio contro il Bologna e poi la sconfitta più dolorosa contro il Pisa, considerato un derby di provincia. Quest’ultima partita ha innescato le critiche più accese da parte dei tifosi, che hanno definito la situazione “Peggior partenza di sempre”.

Il caso Moise Kean: una stella in crisi

Tra i problemi evidenti, la figura di Moise Kean risulta particolarmente preoccupante. In cinque presenze, l’attaccante non ha segnato né fornito assist e ha registrato un solo tiro in porta. La mancanza di incisività offensiva è diventata un sintomo di una più ampia difficoltà del reparto attacco a trovare la giusta sinergia.

Le richieste della tifoseria e i possibili scenari

La pressione dalla curva viola è cresciuta di giorno in giorno. I social media e i forum dei tifosi chiedono con veemenza un cambio in panchina. Tra i nomi più citati, spicca quello di Daniele De Rossi, ex capitano della Roma e attuale allenatore di giovani, considerato una possibile opzione per rilanciare la squadra con una visione più aggressiva e un legame con la mentalità italiana.

Nel frattempo, la dirigenza viola osserva attentamente la situazione. Se le prossime due‑tre giornate non dovessero portare a una svolta, l’esonero anticipato di Pioli diventerà una realtà sempre più probabile, con le conseguenze di un cambio di rotta a metà stagione.

Un confronto storico

La Fiorentina ha vissuto momenti di grande splendore, vincendo lo Scudetto nel 1969 e mantenendo una presenza costante nella massima serie. Tuttavia, le stagioni di emergenza non sono nuove: nel 2015‑16 la squadra era scivolata nella zona retrocessione prima di salvarsi all’ultimo turno. L’attuale crisi, tuttavia, è la più profonda dalla promozione in Serie A nel 2020‑21.

Rimane quindi da vedere se il club troverà la formula per invertire il trend o se dovrà ricorrere a un cambiamento di comando per salvare la stagione.

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