La dirigenza viola si trova di fronte a una decisione cruciale: confermare la fiducia a Stefano Pioli o procedere con un cambio di panchina. Nonostante un investimento di mercato pari a 100 milioni di euro, la squadra si trova all’ultimo posto della classifica di Serie A, con un rendimento ben al di sotto delle aspettative.
Una stagione in avvio difficile
Il campionato è iniziato con risultati deludenti, la rosa non è riuscita a tradurre le risorse economiche in punti concreti. La situazione ricorda i precedenti di cambi di allenatore nella storia recente della Fiorentina, quando nel 2020 la dirigenza ha esonerato Cesare Prandelli dopo una serie di risultati negativi.
Match decisivi in vista
Le prossime tre giornate saranno decisive per il destino di Pioli:
- Bologna (matchday 5)
- Inter (matchday 6)
- Lecce (matchday 7)
Un eventuale insuccesso in una di queste partite potrebbe accelerare la decisione di terminare il rapporto con l’allenatore.
Raffaele Palladino sul tavolo
Secondo le fonti interne, la dirigenza ha già avviato contatti con Raffaele Palladino, ex tecnico della Juventus, considerato un profilo in grado di dare nuova linfa al progetto viola. Palladino ha guidato la Juventus nella stagione 2022‑2023, portando la squadra a una solida performance in campionato, esperienza che la Fiorentina potrebbe voler sfruttare.
La voce dei tifosi
Le proteste dei tifosi sono state costanti sin dalle prime giornate. I sostenitori hanno più volte chiesto l’esonero di Pioli, organizzando manifestazioni fuori dallo stadio e spingendo sui social per una risposta rapida della dirigenza.
Possibili ripercussioni interne
Un cambiamento di allenatore potrebbe avere effetti a catena anche sulla dirigenza sportiva. Daniele Pradé, responsabile del settore tecnico, ha già indicato che, in caso di esonero di Pioli, valuterà seriamente la propria permanenza in società.
In sintesi, la settimana che verrà sarà decisiva per il futuro di Stefano Pioli e per la strategia della Fiorentina, con la possibilità di vedere una nuova era guidata da Raffaele Palladino.
