Negli ultimi match di Serie A, il tecnico croato Massimiliano Tudor ha optato per un assetto d’attacco che ha escluso il canadese David dalla formazione titolare, privilegiando i giovani Openda e Vlahovic. Questa scelta ha innescato una discussione accesa all’interno della rosa bianconera, dove il centrocampista/attaccante ha visto ridotto drasticamente il tempo di gioco.
Le parole di Luca Momblano
Il portavoce della squadra, Luca Momblano, ha reso pubbliche le preoccupazioni del giocatore, dichiarando: «E’ a pezzi per la gestione di Tudor, che non ha fornito spiegazioni. Non vediamo David titolare da Genova». La frase, pronunciata dopo la sconfitta contro il Genoa, ha evidenziato la frustrazione di David e la mancanza di un dialogo chiaro con lo staff tecnico.
David, arrivato a Torino nel 2022 con grandi aspettative, è stato finora uno dei pagatori più costanti della rosa, contribuendo con gol e assist cruciali. Tuttavia, la sua posizione è divenuta precaria, e secondo fonti interne, la dirigenza sta valutando una possibile cessione già nel prossimo mercato invernale.
Un possibile sostituto: il profilo di Kolo Muani
Nel frattempo, Tudor ha manifestato interesse per un attaccante con caratteristiche simili a quelle di Randal Kolo Muani, attuale giocatore del Napoli. Muani è noto per la sua velocità, versatilità e capacità di creare spazi, qualità che il tecnico croato ritiene indispensabili per il nuovo stile di gioco della Juventus.
- Velocità in fase di transizione
- Capacità di giocare sia come ala che come seconda punta
- Presenza fisica e abilità nel pressing alto
Se la dirigenza dovesse decidere di investire su un profilo del genere, la possibilità di un’uscita per David diventa ancora più concreta, soprattutto se non dovesse ricevere garanzie di minuti di gioco.
Il contesto storico di Juventus e rotazioni
La Juventus ha una lunga tradizione di rotazioni tattiche, soprattutto sotto la guida di allenatori come Antonio Conte e Massimiliano Allegri, che hanno spesso alternato i ruoli dei loro attaccanti per gestire le diverse competizioni. Tuttavia, la mancanza di comunicazione e la percezione di un “cambio di rotta” improvviso sono fattori che, nella storia recente, hanno portato a tensioni interne e, in alcuni casi, a trasferimenti inaspettati.
Nel caso di David, la situazione ricorda quella di altri giocatori che, non trovando spazio in prima squadra, hanno optato per una partenza: esempi recenti includono la cessione di Alvaro Morata nel 2022 e quella di Dejan Kulusevski nel 2023.
Prospettive future
Al momento, la vicenda rimane aperta. Se Tudor non fornirà una spiegazione convincente e la dirigenza non garantirà a David un ruolo più consistente, la probabile cessione a gennaio potrebbe rappresentare un nuovo capitolo per il giocatore canadese. La Juventus, dal canto suo, dovrà valutare se investire in un nuovo attaccante di profilo Muani o cercare soluzioni alternative per mantenere la competitività in Serie A e nelle competizioni europee.