Indagine sugli ultras di Inter e Milan: emergono nuovi dettagli sull’omicidio Boiocchi

Massimo

10/08/2024

Ultime sviluppi nell’indagine sugli Ultras dell’Inter e del Milan

Le recenti scoperte nell’indagine sugli Ultras dell’Inter Milan e dell’AC Milan hanno gettato nuova luce sull’omicidio di Vittorio Boiocchi nell’ottobre 2022. Secondo le notizie, la morte di Boiocchi potrebbe essere direttamente collegata agli eventi recenti che hanno portato all’omicidio di Antonio Bellocco ad opera di Andrea Beretta, l’attuale leader della Curva Nord.

L’indagine ha rivelato che l’omicidio di Boiocchi potrebbe essere stato connesso alla sua opposizione al nuovo striscione unificato della “Curva Nord” che ha sostituito i banner individuali nella seconda curva dello stadio. Questo cambiamento è stato orchestrato da Ferdico e Beretta, che avevano formato un’alleanza con Luca Lucci, il leader della Curva Sud, per centralizzare il potere e distribuire meglio i profitti.

Questa trasformazione è stata accolta con resistenza da parte di vari gruppi, che sarebbero stati costretti ad accettare il cambiamento contro la loro volontà. L’opposizione di Boiocchi a questo nuovo assetto potrebbe essere costata la sua vita.

Sono stati sollevati sospetti sul coinvolgimenti di Beretta nell’omicidio di Boiocchi. Dopo l’incidente, Beretta sarebbe scomparso per due giorni e avrebbe distrutto il suo cellulare nel microonde. Quando interrogato il 31 ottobre, Beretta ha spiegato che dopo gli scontri tra i tifosi dell’Inter e del Napoli, che hanno portato alla morte di Daniele Belardinelli, Boiocchi lo aveva nominato suo collaboratore stretto nella gestione dei prodotti, compresa l’apertura del negozio “We are Milano” a Pioltello.

Il negozio avrebbe generato circa 85.000 euro all’anno per Boiocchi, ma sono sorti contrasti tra lui e Beretta, con Boiocchi che accusava Beretta di intascare denaro. Questi disaccordi sono rimasti irrisolti, portando i pubblici ministeri a mettere in discussione il comportamento di Beretta al tempo, descrivendolo come “altamente sospetto” e potenzialmente indicativo di un movente.

Dopo l’omicidio di Boiocchi, Beretta ha iniziato a promuovere Marco Ferdico come uomo di punta del nuovo regime, implementando una politica violenta verso vari gruppi e spingendo aggressivamente per l’adozione del banner unificato. Questa serie di eventi ha sollevato ulteriori domande sulla dinamica del potere e sulle attività criminali all’interno dei gruppi Ultras di entrambe le squadre di Milano.

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