La Juventus è tornata alla Continassa dopo il ritiro estivo trascorso in Germania, dove ha disputato alcune amichevoli utili per la preparazione della nuova stagione. Ora, l’attenzione è rivolta all’imminente match contro la Next Gen, la squadra giovanile che rappresenta il vivaio bianconero.
Le cessioni dei giovani talenti
Tra i temi più caldi in casa Juventus ci sono le cessioni dei giovani talenti come Samuel Mbangula, Dean Huijsen e Matias Soulé. Queste operazioni sono state generate da motivazioni sia finanziarie che tecnico-tattiche. Mbangula, in particolare, ha parlato con ‘La Gazzetta dello Sport’, ammettendo che la cessione è stata dettata dalla necessità di “fare cassa” e che la società era “obbligata a vendermi”.
Mbangula ha anche espresso il suo disappunto per non essere stato considerato da Igor Tudor durante la sua permanenza alla Juventus. “Non mi ‘vedeva’ proprio”, ha dichiarato il giocatore belga, che ora milita nel Werder Brema per una cifra di 10 milioni. Nonostante la cessione, Mbangula ha ricordato con nostalgia il periodo trascorso alla Juventus, sottolineando l’importanza del gruppo Next Gen e il rapporto con compagni come Yildiz e Rouhi.
- Samuel Mbangula ceduto al Werder Brema per 10 milioni
- Dean Huijsen ora al Real Madrid
- Matias Soulé trasferito alla Roma per 30 milioni
La Juventus continua una consolidata strategia di ‘sviluppo e cessione’ per sostenere il proprio bilancio finanziario. Negli anni, la società ha monetizzato su diversi nomi di spicco provenienti dal vivaio, tra cui Barrenechea (22 milioni), Huijsen (ora al Real Madrid) e Soulé (30 milioni alla Roma). Questo approccio dimostra la capacità della Juventus di valorizzare i propri giovani talenti e di reinvestire le risorse per rafforzare la squadra.
La sfida contro la Next Gen sarà un banco di prova importante per valutare le novità tattiche e gli innesti di nuovi giocatori nella rosa bianconera.
