La sconfitta per 2-0 contro il Como ha riacceso i riflettori su una Juventus che, a quattro punti dalla vetta, appare spenta rispetto alle rivali.
Un periodo di incertezza
Dal ritorno di Igor Tudor a fine stagione, la squadra non è riuscita a definire un 11 titolare affidabile; le variazioni di formazione sono state numerose e la mancanza di continuità ha penalizzato il rendimento.
Ultimatum della dirigenza
La dirigenza bianconera ha comunicato un chiaro avvertimento: “Se entro l’8 del prossimo mese non ci saranno migliorie, la Juventus procederà con l’esoner del tecnico croato”.
Questo ultimatum, rilasciato da Andrea Agnelli, indica una soglia di tempo molto stretta, in cui il club spera di invertire la rotta prima del derby decisivo.
Possibili sostituti
- Raffaele Palladino, ex allenatore della Juventus Under‑23, è stato citato più volte come candidato per la panchina.
- Zinedine Zidane, ex allenatore del Real Madrid, rimane un sogno ambizioso; ha recentemente espresso meraviglia per non essere stato già ingaggiato.
Lezioni dal passato
La storia recente della Vecchia Signora non è estranea a situazioni analoghe: nel 2006, dopo lo scandalo di Calciopoli, la squadra dovette ricostruirsi sotto la guida di Fabio Capello, mentre nel 2018‑19 l’addio di Massimiliano Allegri portò a una stagione di transizione con Maurizio Sarri.
Questi precedenti mostrano come un cambio di comando possa essere decisivo per riportare la Juventus ai vertici.
Il derby come banco di prova
Il prossimo derby contro l’Inter rappresenta il banco di prova più importante della stagione: un risultato positivo potrebbe dare al tecnico croato il tempo necessario per sistemare la squadra, mentre una nuova sconfitta potrebbe accelerare il processo di esonero.
In attesa di ulteriori sviluppi, i tifosi bianconeri osservano con apprensione e speranza, consapevoli che la prossima settimana potrebbe segnare il destino di Igor Tudor e della Juventus.