Krzysztof Piatek, l’attaccante polacco che nell’inverno del 2019 è stato al centro di una movimentata operazione di mercato che lo ha portato al Milan per 35 milioni di euro, ha recentemente rievocato la sua esperienza rossonera con un misto di nostalgia e analisi. Arrivato a San Siro con grandi aspettative, Piatek ha ammesso di non essere stato pronto a gestire la pressione di una squadra di alto livello come il Milan.
La pressione di un club come il Milan
“In un club come il Milan devi fare la differenza subito. Non c’è tempo per crescere con calma, e io forse non ero pronto per quel salto” ha dichiarato Piatek, sottolineando come la velocità e l’intensità del calcio di alto livello possano essere un ostacolo per molti giocatori. La sua esperienza al Milan è stata segnata da momenti positivi, come la doppietta contro il Napoli in Coppa Italia, ma anche da una difficoltà a mantenere una continuità di rendimento.
- L’arrivo al Milan nel gennaio 2019 per 35 milioni di euro.
- La doppietta contro il Napoli in Coppa Italia.
- La critica all’incapacità del Milan di trovare un attaccante di riferimento.
Piatek ha inoltre criticato l’incapacità del Milan di trovare un attaccante capace di garantire continuità nel tempo. “Cambiano spesso, non trovano uno che segni e resti per anni” ha commentato, riflettendo su come il problema del bomber non sia stato solo suo, ma anche una questione più ampia per il club rossonero.
Oggi Piatek guarda avanti, dopo aver vestito anche le maglie di Fiorentina e Salernitana. La sua esperienza al Milan rimane un capitolo importante della sua carriera, e le sue parole offrono una riflessione interessante sulle sfide che i giocatori devono affrontare in un club di alto livello.