Il rosso‑blu milanese ha acceso i riflettori sul centrocampista tedesco Julian Brandt, attuale titolare del Borussia Dortmund, la cui clausola scade a giugno 2026. L’interesse nasce non solo dalla capacità tecnica del giocatore, ma anche dalla sua dichiarata apertura verso l’Italia, elemento che rende più agevole un eventuale trasferimento a parametro zero, sfruttando la libertà contrattuale prevista dal regolamento FIFA.
Chi è Julian Brandt
Brandt, nato nel 1996, è stato protagonista della vittoria della Coppa di Germania nel 2021 con il Dortmund e ha collezionato oltre 250 presenze in Bundesliga. Dotato di grande visione di gioco, capacità di inserimento e un tiro dalla distanza temibile, è considerato uno dei centrocampisti più completi della sua generazione. La sua esperienza in Champions League, dove ha disputato più di 30 partite, lo rende un profilo di valore per qualsiasi squadra ambiziosa.
Dal punto di vista contrattuale, il giocatore potrà firmare un pre‑contratto con il Milan solo a partire da gennaio 2026, ma la dirigenza rossonera sta valutando la possibilità di chiudere l’accordo già nella fase estiva, per assicurarsi il diritto di ingaggiare il giocatore senza pagare una somma di trasferimento.
Strategia milanista
Il club di Pioli ha già avviato colloqui preliminari con il Dortmund, cercando di definire un pacchetto di condizioni salariali e bonus che sia competitivo rispetto alle offerte di altri top club europei. L’obiettivo è chiudere l’accordo entro l’estate, così da poter integrare Brandt nei preparativi pre‑stagionali e valutare il suo inserimento nel modulo di gioco, soprattutto in vista di un possibile vuoto creato dall’eventuale mancato arrivo di Dusan Vlahovic.
- Libertà contrattuale a giugno 2026;
- Possibilità di firmare pre‑contratto a partire da gennaio 2026;
- Interesse dichiarato di Brandt per il campionato italiano.
Concorrenza sul mercato
Non sono poche le realtà che hanno mostrato interesse per il tedesco: tra le big europee spiccano il Paris Saint‑Germain, il Liverpool e il Tottenham, mentre alcune società dell’Arabia Saudita hanno avviato trattative per un eventuale trasferimento a cifra elevata. La capacità del Milan di agire rapidamente e proporre un’offerta a parametro zero potrebbe rivelarsi decisiva per sottrarre il giocatore a queste controparti.
Implicazioni per il centrocampo rossonero
Se il mercato di gennaio non porterà Vlahovic, Brandt rappresenterebbe una valida alternativa per rafforzare il centrocampo, offrendo flessibilità tattica sia in fase di costruzione del gioco che nella fase difensiva. Storicamente, il Milan ha saputo valorizzare giocatori arrivati a titolo gratuito, come ad esempio Kaká nel 2009, dimostrando che una buona scelta di mercato può tradursi in successi sportivi e finanziari.
In sintesi, il caso Brandt è al centro di una strategia di mercato anticipata, che potrebbe dare al Milan una marcia in più nella lotta per il titolo di Serie A e per un ritorno in Champions League.