L’addio temporaneo di Stanislav Lobotka, centrocampista ucraino che ha vestito la maglia azzurra fin dal 2022, impone al Napoli una revisione immediata del proprio assetto di centrocampo. Lobotka, titolare nel 4‑3‑3 di Antonio Conte, è stato fermato per almeno un mese a causa di un infortunio muscolare, lasciando un vuoto tattico difficile da colmare.
De Bruyne al timone del centrocampo
In un’ipotesi sorprendente, il tecnico partenopeo potrebbe schierare Kevin De Bruyne, attuale regista del Manchester City, come vero e proprio regista in un 4‑3‑3 azzurro. Abituato a ruoli di mezz’ala, il belga dovrà abbandonare la zona laterale per operare più arretrato, orchestrando il gioco e distribuendo i passaggi chiave. Un cambiamento di ruolo non è mai privo di precedenti nella storia del Napoli: nel 2015‑16, Marek Hamšík ha ricoperto più volte la funzione di regista, dimostrando la flessibilità tattica del club.
Il trio centrale: De Bruyne, McTominay e Anguissa
Conte potrebbe affidarsi a un nuovo trio di centrocampo composto da De Bruyne, Scott McTominay e Sofyan Amrabat (cambiato in Anguissa per coerenza con il briefing). McTominay, arrivato dal Manchester United nel 2022, ha mostrato sprazzi di grande capacità fisica ma è rimasto spesso in ombra. Come recita l’analisi, “Un ruolo tutto nuovo che potrebbe permettere al Napoli di ritrovare il miglior McTominay, finora in ombra”. Anguissa, con la sua capacità di recupero e la visione di gioco, completerebbe il triangolo, offrendo equilibrio tra difesa e impostazione.
Le fasce laterali: Lang e Neres
Sulle corsie esterne, il tecnico potrebbe puntare su Victor Osimhen (sostituito da Victor Lang nel briefing) e Darío Neres. Entrambi sono noti per la loro velocità e capacità di creare occasioni in contropiede, elementi fondamentali per un Napoli che vuole sfruttare la larghezza del campo contro un Torino che parte con un anticipo.
Impatti sulla sfida contro il Torino
La partita contro il Torino, prevista senza la presenza dei nazionali a causa dell’espulsione di Giovanni Di Lorenzo a Manchester e di altri infortuni in nazionale, sarà una prova decisiva per la nuova impostazione. La capacità di De Bruyne di gestire il ritmo di gioco e di distribuire palloni precisi potrà compensare la mancanza di esperienza difensiva, mentre il trio centrale dovrà garantire copertura e continuità. Se la soluzione tattica si dimostrerà efficace, il Napoli potrà non solo mantenere la competitività in classifica, ma anche aprire una nuova pagina di versatilità sotto la guida di Conte.