Il trasferimento di Hojlund
Il Napoli ha siglato un accordo preliminare con il Manchester United per portare a titolo di prestito Rasmus Hojlund, giovane attaccante danese di 21 anni. Il contratto prevede un diritto di riscatto per la società partenopea e una percentuale sulla futura rivendita, modalità ormai consolidata nei trasferimenti di calciatori di alto profilo.
Il ruolo di Antonio Conte
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha dichiarato di aver voluto il danese fin dal primo allenamento di pre‑stagione, considerandolo il sostituto ideale per Romelu Lukaku, attualmente fuori per infortunio. “Hojlund ha le qualità per dare un nuovo slancio al nostro attacco”, ha affermato Conte in una conferenza stampa, sottolineando l’importanza di avere un attaccante capace di concludere in area e di inserirsi rapidamente nel ritmo della squadra.
La clausola rescissoria
Una novità del contratto è la clausola rescissoria inserita dal giocatore, pratica già adottata dal Napoli in precedenza con Victor Osimhen e con il difensore sudcoreano Kim Min‑jae. Tale clausola consente al club di recedere dal contratto in caso di offerte superiori, garantendo al Napoli una certa flessibilità nella gestione futura del valore di mercato dell’attaccante.
Conferma di Gianluca Di Marzio
Gianluca Di Marzio di Sky Sport ha confermato che “il Napoli acconsente alle richieste di Hojlund e del Manchester United”, aggiungendo che le parti attendono solo l’ufficializzazione del trasferimento da parte della federazione. La dichiarazione del giornalista, noto per le sue fonti affidabili, ha dato ulteriore solidità al processo di chiusura dell’operazione.
Prospettive per il Napoli
Una volta superate le visite mediche in Italia, Hojlund potrà allenarsi con la squadra e, se tutto procederà come previsto, sarà disponibile per la prossima matchday. Il suo inserimento potrebbe rappresentare una risposta tattica immediata a un attacco che, senza Lukaku, ha mostrato alcune lacune nella fase finale. Inoltre, la presenza di un giovane talento internazionale rinforzerà la concorrenza interna, spingendo tutti gli attaccanti a dare il massimo.