La giornata maledetta
Il 14 maggio 2000 rimane una data impressa nella memoria dei tifosi della Juventus. Quel giorno, la squadra di Carlo Ancelotti affrontò il Perugia in una partita che sarebbe entrata nella storia per le condizioni estreme in cui venne disputata. La forte pioggia che si abbatté sul campo di Perugia allagò il terreno di gioco, rendendolo quasi impraticabile.
L’arbitro della partita, Pierluigi Collina, fu al centro di numerose critiche. Anni dopo, in un’intervista, Collina avrebbe dichiarato: “Collina ha avuto l’ordine di far giocare per forza la partita, perché altrimenti il giorno dopo sarebbe successa la fine del mondo”. Queste parole sollevarono non poche polemiche, alimentando l’idea che la gara fosse stata condizionata da pressioni esterne.
Riccardo Gaucci, figlio dell’ex presidente del Perugia, ha rievocato quei momenti, sottolineando come la Juventus, pur essendo una squadra «talmente forte», non riuscì a ottenere la vittoria. Questo risultato ebbe un impatto significativo sulla lotta per lo scudetto, poiché permise alla Lazio di conquistare il titolo.
Gaucci ha inoltre fornito un’interpretazione simbolica dell’evento, affermando: «La Juventus quel giorno non doveva vincere lo Scudetto». Questa affermazione ha contribuito ad alimentare il dibattito tra i tifosi bianconeri, che ancora oggi discutono sull’episodio.
Un ricordo indelebile
Le immagini di quel giorno sono ancora ben presenti nella memoria collettiva. Il campo allagato, le condizioni difficili in cui i giocatori dovettero lottare, sono tutti elementi che hanno reso quell’incontro un episodio unico nella storia del calcio italiano.
- La Juventus di Carlo Ancelotti era considerata una delle squadre più forti del campionato.
- La Lazio alla fine conquistò lo scudetto grazie anche al pareggio della Juventus.
- L’arbitro Collina fu al centro di numerose polemiche per le sue dichiarazioni successive.