La notte di ieri, poco prima del match di Serie A tra Pisa e Hellas Verona, la tranquilla via Piave, che costeggia lo stadio di Montecatini Terme, è diventata teatro di una rissa violenta tra le due tifoserie. L’uso di bombe di carta, i danni arrecati a diversi veicoli e il ferimento di un tifoso veneto hanno spinto le autorità a intervenire con una presenza massiccia di forze dell’ordine.
Un contesto carico di tensione
Il confronto è avvenuto all’indomani dei funerali di stato per tre Carabinieri caduti in servizio, un evento che ha già caricato emotivamente la popolazione locale. La memoria di tragedie simili ha spesso influito sul comportamento dei tifosi, ma in questo caso la commemorazione non è riuscita a mitigare la violenza. La Serie A ha già registrato episodi analoghi, come la sparatoria di Catania‑Roma nel 2007, che ha portato a severe sanzioni per i club coinvolti.
La risposta delle forze dell’ordine
Per garantire la sicurezza, la Polizia di Stato ha schierato ben 250 agenti, isolando i tifosi scaligeri in una zona controllata e impedendo l’accesso di ulteriori sostenitori. L’intervento rapido ha limitato l’estensione dei danni, ma non è stato sufficiente a evitare il ferimento di un tifoso veneto, riportato con lievi contusioni.
Le misure preventive inefficaci
L’ordinanza anti‑alcol, firmata dal sindaco Michele Conti, era destinata a ridurre la probabilità di scontri, ma si è dimostrata inefficace: numerosi tifosi sono stati osservati con alcolici in mano, dimostrando la difficoltà di far rispettare tali provvedimenti in occasione di eventi sportivi di alto profilo.
Possibili conseguenze disciplinari
Il regolamento disciplinare della FIGC prevede, per episodi di questa gravità, il divieto di trasferta per i tifosi del club responsabile, oltre a sanzioni pecuniarie e la possibile sospensione del match. «Probabilmente è fermando l’evento sportivo che si riusciranno a prendere dei seri provvedimenti», è la frase riportata nel comunicato ufficiale, a sottolineare la volontà delle autorità di intervenire con decisione.
Riflessioni storiche e prospettive future
La violenza negli stadi italiani ha radici profonde, ma le normative più recenti, come il Codice di comportamento dei tifosi (D.Lgs. 81/2009), hanno cercato di contenere gli episodi. Tuttavia, la combinazione di fattori emotivi, come i funerali di stato, e la presenza di alcol rende difficile una gestione totale. Le autorità sportive e civili dovranno rivedere le strategie di sicurezza, potenziando il coordinamento tra polizia locale, Carabinieri e staff di sicurezza dei club.