Il 2023‑24 si è chiuso per Sandro Nesta con una nota amara: la retrocessione del Monza in Serie B, a conclusione di una stagione segnata da risultati altalenanti e da una gestione tattica ancora in fase di definizione. Ex difensore del Milan e della nazionale italiana, Nesta aveva intrapreso la sua prima esperienza da commissario tecnico nella massima serie, sperando di imprimere la sua filosofia di gioco basata su ordine difensivo e costruzione paziente.
«Valuto tutte le possibilità, sia in Italia che all’estero. Ho la consapevolezza di poter far bene l’allenatore ed è ciò che voglio fare nella mia vita», ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport. Le parole, nette e prive di ambiguità, confermano la volontà dell’ex capitano di non chiudersi a nessuna opportunità, sia sul suolo nazionale che oltreoceano.
Il panorama delle panchine di Serie A, tuttavia, appare già saturo: club come Juventus, Inter, Napoli e Roma hanno già confermato i propri tecnici per la prossima stagione. Questo spinge Nesta a guardare verso la Serie B, dove la sua esperienza di gestione di un club appena promosso potrebbe risultare preziosa, oppure a valutare proposte all’estero, dove la domanda di tecnici italiani è in crescita, soprattutto nei campionati emergenti dell’Europa dell’Est e nei mercati asiatici.
Nel contesto storico degli ex difensori italiani trasformati in allenatori, Nesta si inserisce in una tradizione che comprende nomi come Paolo Maldini, che ha ricoperto ruoli dirigenziali al Milan, e Fabio Cannavaro, che ha guidato squadre in Arabia Saudita e Turchia. Queste carriere mostrano come la transizione dal campo alla panchina richieda tempo e una rete di contatti adeguata; Nesta, con il suo network costruito durante la carriera da giocatore, ha già dimostrato di saper navigare in ambienti complessi.
Tra le ipotesi più concrete, club di Serie B quali Lecce, Venezia o Bari potrebbero trovare in Nesta un volto di prestigio capace di attrarre sponsor e talenti. All’estero, le leghe di Qatar, MLS e la Super League cinese hanno espresso interesse per tecnici con pedigree italiano, offrendo condizioni economiche competitive e progetti di sviluppo a lungo termine. Qualunque sia la destinazione, il prossimo passo di Nesta sarà determinato da una valutazione attenta delle strutture tecniche, della libertà decisionale e della capacità di costruire un progetto coerente con la sua visione del calcio.