Esoneri in Serie A: la Juventus senza Tudor e la Fiorentina a rischio

10/28/2025

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Il 30 ottobre ha segnato una data insolita nella cronaca della Serie A: la Juventus ha annunciato l’esonero di Igor Tudor, il primo licenziamento della stagione 2025. Fino ad ora, la tendenza dei club di massa la fiducia ai tecnici estivi era stata quasi sacra, rendendo questo gesto un vero spartiacque.

Fiorentina, l’ultima frontiera del rischio

La Fiorentina, attualmente al 18° posto con soli quattro punti raccolti in otto giornate, si trova a un bivio cruciale. Un risultato negativo contro l’Inter nella prossima partita potrebbe spingere il club verso il secondo esonero della stagione, con Stefano Pioli al centro del mirino.

Il presidente Rocco Commisso ha già accennato a una possibile svolta: “Se non dovesse arrivare almeno un punto contro l’Inter, la posizione di Pioli sarà a serio rischio”. L’ipotesi più discussa è la nomina di Thiago Motta, ex giocatore viola, considerato il favorito per la panchina.

Chi è in corsa per la panchina viola?

  • Thiago Motta: attualmente allenatore di una squadra di Serie B, il suo legame storico con la Fiorentina e la sua esperienza tattica lo rendono il candidato più plausibile.
  • Roberto Mancini: veterano del calcio italiano, attualmente libero, potrebbe offrire al club un profilo di alto profilo, in linea con le ambizioni di Commisso.

Il club sembra orientato verso un profilo di alto profilo, ma la decisione finale dipenderà anche dall’esito della sfida contro l’Inter.

Spalletti verso la Juventus

Nel frattempo, la notizia più sorprendente è la conferma che Luciano Spalletti è destinato a prendere le redini della Juventus. Dopo il brusco addio a Tudor, la Vecchia Signora punta a un tecnico con una comprovata capacità di gestire grandi gruppi e di ottenere risultati rapidi.

Un contesto storico di esoneri tardivi

Gli esoneri nella Serie A sono tradizionalmente avvenuti a metà o fine stagione. Il ritardo storico di questo primo licenziamento 2025 ricorda casi come quello di Maurizio Sarri al Napoli nel 2018, avvenuto solo a dicembre, o l’addio di Antonio Conte al Torino nel 2021, avvenuto dopo la pausa invernale. La Juventus, che ha raramente cambiato allenatore prima di dicembre negli ultimi due decenni, si inserisce ora in una dinamica più fluida.

Con la Fiorentina in bilico e la Juventus pronta a rimettere le mani su Spalletti, la Serie A si prepara a vivere una fase di grande instabilità tecnica, dove ogni matchday potrà determinare il futuro di allenatori di alto profilo.

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